3 e 4. Redazione e produzione, le due fasi gemelle

Julia

  1. La redazione:

La fase della redazione è stato un periodo importantissimo per il nostro progetto. Si trattava di fare una cernita dell’ampio materiale raccolto; naturalmente c’era molto materiale in più, ma questo ci garantiva al contempo una grande libertà di manovra. Siccome il nostro corso è interdisciplinare, gli interessi dei singoli membri del gruppo all’inizio erano diversi ed è stato necessario discuterne e trovare compromessi. Ogni lezione ognuno di noi riceveva nuovi compiti: sia compiti di ricerca e redazione di un testo, sia passi organizzativi, come ad esempio contattare ditte italiane che ci sarebbero potute servire, sia la valutazione di statistiche da utilizzare come sfondo scientifico. Affinché tutti fossero allo stesso livello di informazioni, i risultati dei singoli compiti individuali venivano presentati via via al gruppo e per ogni lezione l’incaricato di turno metteva a protocollo i dati essenziali del lavoro svolto e spesso veniva prodotto anche un glossario.

  1. La produzione:

 La fase della produzione è stata la penultima fase dei lavori per In Media Tres.

Un aspetto molto creativo è stato redigere il copione del testo per le moderatrici che lo devono leggere dal gobbo. Questo mezzo tecnico permette a chi conduce una trasmissione di non dover imparare tutto a memoria o improvvisare. L’inizio di questo lavoro creativo ha rappresentato una vera sfida per noi, perché fino a questo momento nessuno di noi l’aveva mai fatto prima. Però si cresce con i propri compiti! Durante questa fase abbiamo cambiato e riadattato continuamente, cancellato parti, oppure aggiunto pezzi di testo. Per questo a un certo punto è stato fondamentale sperimentare quale impressione suscitasse la moderazione da noi prevista dal vivo. Per farlo ci siamo recati nello studio TV a fare una prima prova generale. Grazie a questo abbiamo potuto identificare i passaggi meno riusciti, ad esempio un po’ troppo seri oppure troppo poco scientifici. Per gli aspetti documentaristici ovviamente si ha bisogno di materiale video. Il materiale grezzo lo abbiamo raccolto in vari modi, tagliandolo e montandolo in un secondo momento. Per metterci in grado di compiere queste operazioni tecniche ci hanno fatto un corso, apposta per noi di In Medias Tres, per tagliare video. È inimmaginabile quanto tempo sia necessario per arrivare a un minuto di materiale video finito!
Abbiamo dovuto registrare tutti i contributi e reportage che volevamo, a volte facendo prima una ripresa audio e poi montando i file audio assieme a immagini e/o video. E abbiamo fatto le prime prove allo studio TV.

 

Sophie

Le fasi 3 e 4 erano quelle più pratiche. Abbiamo cominciato a creare i contenuti su cui ci eravamo accordati nelle fasi precedenti. Poiché per realizzare una trasmissione TV servono anche capacità tecniche che la maggior parte di noi non aveva, abbiamo frequentato corsi su come si usa una telecamera e Adobe Premiere, il programma per tagliare i video. Quindi abbiamo sfruttato le possibilità che ci offre il Centro multimediale. Conoscere materie con cui non eravamo mai entrati in contatto prima è stata un’esperienza interessante. Per raccogliere più materiale televisivo possibile ci siamo divisi in tre gruppi per fare le interviste. Una persona del gruppo era il cameraman e gli altri due gli intervistatori. Un gruppo ha intervistato gli studenti tedeschi sul campus chiedendo loro dove vanno in vacanza e se conoscono la regione del Trentino Alto-Adige. Un altro gruppo ha preso contatto con gli studenti Erasmus provenienti dall’Italia, facendosi raccontare tra l’altro le loro esperienze personali con i turisti e qual è l’immagine del “tipico” turista tedesco che si ha in Italia. Ci sono state date risposte molto carine e divertenti. Un contributo particolare è indubbiamente anche l’intervista di Alex, uno studente che ha lavorato come istruttore di vela a Malcesine, sul Lago di Garda.

Una volta abbiamo fatto perfino una gita a una fattoria nei dintorni per filmare un vero gallo che ci serviva per rappresentare il famoso Gallo Rosso, simbolo del turismo in Trentino. Anche in questo caso abbiamo dovuto mettere alla prova le nostre nuove competenze filmografiche, perché girare un film di un animale, e soprattutto di un gallo che è sempre in movimento, non è una cosa banale.

Poiché non possiamo usare tutto questo materiale secondo per secondo, abbiamo dovuto selezionare i pezzi più adatti e rilevanti e poi tagliare i video nel modo giusto.

Però c’erano anche contributi che volevamo creare come base di una registrazione audio, come il reportage sul Grand Tour, il turismo moderno e la poesia di Goethe e il suo celebre viaggio in Italia. Per questi abbiamo avuto utilizzato il programma Adobe Premiere in un altro modo, combinando la registrazione audio che uno di noi aveva fatto in precedenza allo studio di registrazione, con immagini prese da Wikipedia o da Colourbox per evitare il problema dei diritti d’autore. Inoltre abbiamo anche inserito una musica leggera in sottofondo per perfezionare l’impressione finale. Con tutto questo materiale è stato finalmente possibile definire il copione finale, che contiene ogni singola frase delle moderatrici con tutte le indicazioni tecniche, per esempio i tipi di inquadrature e le telecamere attive, i vari reportage, ecc.

Dopo aver creato la maggior parte dei contributi, siamo andati allo studio TV per concordare i mezzi tecnici importanti. Sempre insieme con i tecnici del Centro multimediale (ZMK) abbiamo regolato  le luci, l’audio, le telecamere. Poi le nostre due moderatrici, Tamara e Julia, che conducevano per la prima volta una trasmissione, hanno fatto varie prove usando il gobbo, un supporto utile ma da imparare a utilizzare. Abbiamo fatto anche le prove generali di come gestire il testo gobbo, caricare i contributi al momento giusto dalla cabina tecnica e filmare le moderatrici con tre telecamere. Una preparazione complessa, ma che ci permetterà di realizzare la trasmissione definitiva tutto d’un fiato nella prossima fase.

Eva

A partire dalla fase due (ricerca) avevamo una notevole quantità di materiale da utilizzare per la nostra trasmissione.

Un aspetto del lavoro che ha caratterizza le fasi di redazione e produzione è stato il lavoro organizzativo. Il primo passo è stato per esempio la scelta del materiale che ci interessava e serviva veramente, perché dovevamo trovare un filo conduttore per il nostro copione. Per alcuni materiali, soprattutto quelli che venivano dall’Italia, avevamo bisogno del permesso di inserirlo nella nostra trasmissione, oppure dovevamo organizzare immagini e musica senza diritti d’autore e ogni volta parlavamo della suddivisione del lavoro fra di noi.

L’altra parte era il lavoro pratico: fare riprese varie, per esempio con un gallo, o degli studenti tedeschi e degli italiani a Passau con Erasmus, di Alex che ci raccontava delle sue esperienze come insegnante di windsurf, anche diverse registrazioni audio, come quella del Professor Hinz che ha registrato per noi un testo di Goethe parlato in italiano, per qualche reportage e anche per il blog, il lavoro sul copione, e tutto il lavoro di taglio e montaggio del materiale ottenuto. Infine la registrazione dal vivo allo studio TV.

In conclusione posso dire che la grande sfila di queste due fasi è stata l’attuazione pratica delle nostre idee, l’organizzazione del lavoro individuale e l’acquisizione delle competenze tecniche necessarie ad esempio per usare il programma Adobe Premiere.