Progetto 2019

C’era una volta Futuropa – Sarah racconta gli inizi del progetto

L’idea: Durante le ultime settimane abbiamo messo insieme le nostre idee, abbiamo discusso e pianificato. Poi abbiamo condiviso le nostre ricerche in classe ed insieme siamo sempre riusciti a svilupparne ancora di più e andare avanti. Il tema Europa suscita l’impressione di essere stata un’ottima scelta perché e molto attuale e le informazioni e temi collegati sono vari.

Il tema: scegliere l’Europa come tema principale è stata un’ottima scelta, perché si tratta di un tema molto ampio. Ora abbiamo la possibilità di considerare tutti gli aspetti che sono collegati con l’Europa. Importante è che non pensiamo solamente alle elezioni, che al momento ci pare il tema più importante di tutti. L’Europa include anche cultura, tradizioni, storia, economia e molto di più.Dobbiamo solo decidere su quali aspetti vogliamo concentrare la nostra attenzione.

I mezzi: Per far risultare il nostro progetto il più interessante possibile dobbiamo ancora decidere in che formato vogliamo presentare i nostri risultati. Raccogliendo interviste, video e articoli possiamo mettere tutto insieme per produrre ottimi risultati che sono variati e avvincenti per lo spettatore.

I prossimi passi: Ora abbiamo l’incarico di strutturare i materiali collegati, secondo me sarà necessario concentrarsi su tre o quattro argomenti, per non perdersi nella varietà di aspetti legati al tema Europa. Inoltre, dobbiamo decidere se vogliamo andare avanti con il progetto change.org e iniziare una petizione a livello nazionale. Dopo potremmo iniziare a girare piccoli video per raccogliere voci sul tema Europa prima delle elezioni.

Julia descrive la “fase calda” del progetto

La terza fase della nostra trasmissione era la redazione, ovvero scrivere il proprio copione. Poiché siamo giovani abbiamo deciso di mettere in risalto proprio i pensieri e i desideri dei giovani sull’Europa, chiamando la nostra trasmissione Futuropa – L’Europa dei giovani. Questo indirizzo ci permette di far sentire la voce di quelli che non sono ben rappresentati a livello europeo, tenendo presente che le decisioni importanti vengono prese da persone molto più anziane di noi.

Ma per arrivare alla situazione attuale e per creare l’Europa del futuro bisogna anche capire il passato dell’Europa. Per questo abbiamo deciso di cominciare con un reportage sulla storia dell’Unione Europea, dopo una breve introduzione dei nostri due conduttori. Un secondo reportage illustra le ragioni per la quale è nato l’Unione Europea. Questo reportage sottolinea anche i vantaggi che l’Unione europea offre ai suoi cittadini come la libera circolazione delle persone e delle merci. Prima di occuparsi del futuro dell’Europa volevamo tenere conto di un altro aspetto molto importante: Ci sentiamo cittadini del nostro paese, ma ci sentiamo anche cittadini europei. Per capire perché il progetto europeo è anche un tema così personale per noi, ci siamo chiesti in un terzo reportage se esista un’identità e una cultura europea che tutti i cittadini europei condividono e che ci unisce.

Questi tre reportage sono la base per capire meglio gli sviluppi attuali e futuri che trattiamo nella parte successiva, cominciando con la situazione attuale. L’attivismo politico dei giovani negli ultimi mesi ha mostrato che i giovani vogliono davvero contribuire a formare la politica e che si preoccupano particolarmente di temi che affronteremo nel futuro come il cambiamento climatico. Per questo abbiamo girato su una manifestazione di Fridays for future qui a Passau. Abbiamo chiesto ai partecipanti ma anche agli studenti sul campus come si immaginino la loro Futuropa e che cosa dovrebbe cambiare. Dopo aver sentito i desideri dei giovani, ci si deve porre la domanda se siano anche realizzabili. Per questo abbiamo intervistato il Prof. Hermann, un professore di giurisprudenza dell’Università di Passau. Terminiamo la nostra trasmissione con voci sul futuro personale dei giovani, perché magari la cosa più importante è che i cittadini dell’UE possano realizzare i loro desideri vivendo in Europa. La quarta fase era la produzione.

Preparando questa fase, abbiamo frequentato due corsi al centro per i media e la comunicazione, uno su come si usano le telecamere e uno su come si montano i materiali video. Poi abbiamo ripreso tutte le scene che il copione richiedeva, per esempio in studio TV, nel teatro di Passau o sul campus. Dopo aver fatto tutte le riprese le abbiamo montate nel Newsroom. Mansioni tipiche in questa fase erano tagliare le interviste, mettere insieme risposte che si sposano molto bene e aggiungere sottotitoli, musica o altri effetti. Questa fase mi è piaciuta molto perché penso che montare un video sia molto divertente anche se richiede molto tempo. La prossima fase, la presentazione della nostra trasmissione finale avrà luogo sabato prossimo e non vedo l’ora di vedere tutta la trasmissione per la prima volta. A conclusione del progetto In medias tres c’è il bilancio in cui valutiamo tutto il progetto.