In medias tres è un gioco di parole d’ispirazione latina. Con la scelta di questo titolo per il nostro programma televisivo desideriamo mettere gli studenti di italiano di Passavia, guarda caso fondazione romana nella Germania del sud, sotto l’egida della tradizione culturale italiana. Non tanto per mancanza di modestia, quanto come rinvio ai profondi legami fra la cultura tedesca e quella italiana.
Come nasce questa creazione linguistica, che ammettiamo essere “fantalatino”?
Il poeta romano Orazio loda nella sua Ars poetica il greco Omero perché questi semper ad eventum festinat et in medias res, ovvero arriva sempre velocemente all’avvenimento e al centro della cosa, sviluppando così uno stile narrativo altamente appassionante. Il contrario è, sempre secondo Orazio, l’approccio ab ovo, a partire dall’uovo, vale a dire un racconto cronologico che si diparte dagli albori di una vicenda.
Lo stesso Orazio nei secoli seguenti ebbe un profondo influsso sulla letteratura latina prima e italiana poi e, per rischiare un audace passaggio al tema in questione, continua a vivere in molti prodotti televisivi odierni che promettono un inizio travolgente e uno svolgimento mozzafiato. In Medias Tres desidera proporsi come omaggio a una tradizione narrativa i cui insegnamenti conservano immutata validità anche per un mezzo moderno come la televisione.
E perché tres? La città di Passavia, in tedesco Passau, è situata alla spettacolare confluenza di tre fiumi, llz, Inn e Danubio. Come tre sono le torri del Duomo che adornano il logo di In Medias Tres, creato ad hoc da un artista locale, Erik Limmer, anch’egli entusiasta della cultura e della lingua italiana. Tre anche come invito a considerare un tema da più punti di vista e al di là delle frontiere nazionali, pur continuando sempre a mirare al cuore della vicenda. E questo è quanto abbiamo cercato di fare con In Medias Tres.
Auguriamo buona visione.